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BIOLOGIA MARINA

Le spugne

Gli invertebrati marini noti con il nome di "spugne" appartengono al Phylum dei PORIFERI (cioè organismi dotati di pori) costituiscono un gruppo esclusivamente bentonico con larve a breve periodo di vita pelagica. Rappresentano gli invertebrati pluricellulari meno evoluti, infatti nelle spugne non si riscontra una organizzazione cellulare in organi ed è assente nello stadio adulto qualsiasi forma di simmetria; la simmetria raggiata originaria viene persa e l'animale assume una forma adatta al tipo di substrato al quale si fissa.


Si tratta di animali acquatici con una struttura molto semplice. Essi filtrano l’acqua alla ricerca di piccole particelle organiche e batteri mediante apposite cellule munite di flagelli, chiamate coanociti, che creano correnti di acqua dall'esterno verso i pori e i canali della cavità striale interna, spongocele. L'acqua viene poi espulsa attraverso un più ampio orifizio, l’ osculo.


Nel tipo di spugna più semplice , l’ ascon vi è una sola cavità atriale tappezzata di coanociti; nel tipo sycon i coanociti rivestono tante piccole cavità che si affacciano nell’atrio , mentre nell’ultimo tipo più complesso, leucon, i coanociti rivestono numerosi diverticoli comunicanti con l’esterno e con la cavità atriale attraverso dei canali rispettivamente afferenti ed efferenti.



I Poriferi costituiscono un gruppo molto eterogeneo per quanto riguarda forma, colore e dimensioni per cui la loro classificazione si basa per lo più sul tipo di spicole che ne caratterizzano lo scheletro interno. Esse sono formazioni che si rinvengono all' interno del corpo della spugna, la cui funzione è di irrobustirne la struttura o di consentirne l' attacco al substrato, possono essere di varia natura, cornee, fibrose, costituite da carbonato di calcio oppure silice.

I Poriferi si suddividono in quattro classi:

  • Calcispongiae
  • Hyalospongiae
  • Demospongiae
  • Sclerospongiae


    Le Calcispongiae (spugne calcaree) hanno spicole di carbonato di calcio strutturalmente semplici e possono presentare al massimo quattro raggi . I rappresentanti di questa classe non raggiungono mai grosse dimensioni e possono presentare tutti e tre i tipi morfologici ascon, sicon o leucon. Sono spugne esclusivamente marine (primo dettaglio a destra).


    Le Hyalospongiae, hanno scheletro siliceo, le loro spicole, riunite a formare un reticolo complesso, sono del tipo esactina (sei punte), l'organizzazione è del tipo sicon o leucon. Sono caratterizzate da un corpo cilindrico o imbutiforme. Vivono a notevoli profondità (secondo dettaglio a destra).


    Le Demospongiae comprendono la maggior parte delle spugne (circa il 90%). Se ne possono riscontrare specie senza scheletro, con scheletro siliceo oppure altre in cui troviamo elementi scheletrici costituiti da una speciale proteina, la spongina. L'organizzazione interna, molto evoluta, è del tipo leucon. Numerose demosponge sono vivacemente colorate ed includono sia forme marine che dulciacquicole (terzo dettaglio a destra).


    Le Sclerospongiae, da alcuni autori incluse nelle demospongiae, presentano massicci scheletri carbonatici basali e spicole silicee e fibre di spongina come nelle demosponge. Il loro corpo è appiattito, con organizzazione leuconide. Si rinvengono in ambiente esclusivamente marino.


    I Poriferi presentano sia un tipo di riproduzione sessuale , sia per mezzo di gemme, cioè asessuale. Nella forma sessuata gli spermi e le uova (gameti) vengono spesso prodotti da uno stesso individuo, in momenti differenti per evitare l'autofecondazione, espulsi e trasportati da correnti d'acqua verso un'altra spugna dove vengono fagocitati dai coanociti e trasportati alle cellule uovo fecondandole. Nella maggior parte delle spugne le uova fecondate evolvono in larve blastule (parenchimula e anfiblastula) che fuoriescono attraverso i canali acquiferi e vengono rilasciate in acqua: qui le larve possono svilupparsi direttamente attaccate ad un substrato o completare lo sviluppo dopo aver attraversato un periodo di tempo più o meno lungo di vita planctonica.


    Da un punto di vista ecologico le spugne sono organismi sessili, cioè vivono aggrappati ad un substrato che può essere di varia natura, sono distribuiti a tutte le profondità e prediligono ambienti sciafili. Molte specie possono contenere sostanze tossiche la cui funzione è quella di scoraggiare eventuali predatori; a tal proposito altri organismi marini (ad esempio alcuni tipi di granchi) traggono vantaggio da questa caratteristica "caricando" sul proprio corpo queste spugne. Sono state anche riscontrate relazioni simbiotiche con batteri ed alghe unicellulari che forniscono loro cibo e ne facilitano l'accumulo di sali per lo scheletro.








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